23/03/09

Lo Salignoùn (quasi)

Questo è quanto dicono i sacri testi:

Valorizzazione del patrimonio gastronomico della Valle d'Aosta (istituzione dell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali) Art. 8 del decreto legislativo 30 aprile 1998, n.173


Scheda identificativa

La metodica di lavorazione non è mai stata codificata in maniera definitiva ed accettata da tutti i produttori ma è stata tramandata oralmente tra le diverse generazione; se ne desume che il metodo descritto è una accettabile metodica di produzione che può subire modifiche in base alla tradizione tramandata di padre in figlio.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura:

Al séras fresco si aggiungono sale, olio, un goccio d’aceto e spezie varie a piacimento (pepe, cannella ecc.). Prodotto piccante, il séras viene impastato con sale, olio e polvere di peperoncino, aglio, ginepro, finocchio, cumino o erbe e fiori essiccati per dare più risalto all’aroma, fino ad ottenere una pasta omogenea. La pasta ottenuta assume quindi il colore delle spezie ed erbe aggiunte che tende al rosa.


Noi, per non fare ancora una volta una ricetta irrealizzabile fuori valle, ne abbiamo fatto una versione più internazionale usando la ricotta, più cremosa e grassa ma pur sempre simile al séras (la cui storia vorremmo lasciar raccontare ad un produttore. Arriva, arriva!)

Abbiamo ridotto in polvere:
qualche scheggia di peperoncino
una bacca di ginepro
erba cipollina
cumino
santoreggia

e l'abbiamo versata sulla ricotta posta in una ciotola.


Abbiamo aggiunto:
un cucchiaio d'olio
un paio di cucchiai di aceto
un pizzico di sale

Una volta mescolato non resta che lasciarlo riposare qualche ora in frigo.
Oggigiorno viene proposto come antipasto.
L' et fran bon !!!

7 commenti:

marinella ha detto...

Mmmmm, deve essere ottimo, mi avete fatto venire in mente come usare la miscela di fiori seccati che ho acquistato d'impulso in un negozio di prodotti naturali e che non sapevo come usare!!!
P.S. il coniglietto è in dirittura di arrivo

marinella ha detto...

Dimenticavo di dire che sabato ho acquistato un sairas dal fen come lo chiamano dalle mie parti, di capra, con fieno di serpillo intorno, fresco e deliziosamente aromatico presso un produttore di Cantalupa, una meraviglia. Pare che faccia anche la gorgonzola di capra, non vedo l'ora di provarla.
baci

Elena Bruno ha detto...

Il tutto accompagnato da una bella insalatina di campo? Che paradiso di profumi ...

enza ha detto...

ma dire seirass e dire ricotta è la stessa cosa Mi sa che mi sono persa un pezzo.

Scribacchini ha detto...

Ciao Enza
Il pezzo che ti sei persa... manca e andrà aggiunto.
E' vero, Seirass in piemontese sta per ricotta ma c'è anche un seras un po' diverso, un prodotto più magro (ottenuto scolando e pressando quanto rimane dopo aver prevelato il fiorito). Quando si riesce a trovare si presenta spesso in forme grandi che vengono tagliate a pezzi. Gli svizzeri lo chiamano Séré. Ha un sapore tutto suo, un po' muschiato, che non piace a tutti.

Scribacchini ha detto...

ps: Il fiorito che è un prodotto difficile da trovare, in Valle d'Aosta viene commercializzato in bottiglie di vetro col nome Brossa.
Ne riparleremo senz'altro ;-)

Anna Righeblu ha detto...

Lo provo, mi piace... anche perché mi ricorda una cosa simile (che mi garbava molto...) che preparava una mia carissima zia piemontese.