27/02/09

Le pietre sul tetto

Un angolo del borgo di Bard visto dal forte

Nel primo dopoguerra, un immigrato scriveva alla giovane sposa rimasta al paese "...fa tanto freddo e ci sono i sassi sui tetti..."

La donna, molti anni più tardi raccontò ai figli (nostri amici) che la prima cosa che fece quando scese alla stazione di Aosta, dopo aver abbracciato il marito, fu cercare con gli occhi le case con sopra dei grossi ciottoli tondi come se li era immaginati lei.

4 commenti:

marinella ha detto...

Bella la foto e bello il racconto, si potrebbe quasi disegnare..
Come va la cura di cavoli? li odiate già? baci

Anna Righeblu ha detto...

Bellissima la foto! E' un vallone?

Vi auguro un buon fine settimana, a presto

Tar e Tifla ha detto...

Marinella, i cavoli per la cura giacciono in frigo ma lunedì o martedì potrai vedere l'uso alternativo che ne ho fatto :-)
No Anna, il borgo di Bard è incuneato tra la montagna e il forte che vale il viaggio ed è situato su una "collina" piazzata proprio in mezzo alla valle.

Anonimo ha detto...

sempre di più la Val d'Aosta - regione che conosco pochissimo - si rivela affascinante.
Il tuo blog è un ottimo spunto per approfondire la conoscenza di questa regione. Grazie