17/02/09

La Seupa di Baselie


Quando si parla di Valle d'Aosta e di Seupa si pensa subito alla Seupa alla Vapelenentse che è un'interpretazione moderna messa insieme partendo dalle ricette delle famiglie di Valpelline e preparata in quel modo per la Sagra della Seupa che si tiene a Valpelline tutti gli anni verso la fine del mese di Luglio. Solo quella, con quella ricetta, così come l'ha raccontata Annina, ha il diritto di chiamarsi Seupa alla Vapelenentse soprattutto ora che ha ottenuto la Denominazione di Origine Comunale (DECO). Tutte le altre sono varianti ma, la Seupa era uno dei piatti preparati più frequentemente nelle famiglie valdostane. La Seupa era quasi sempre pane, brodo (sovente di verdure) e formaggio (a volte persino qualche fondo di Fontina). Le donne valdostane lavorano duramente con i loro uomini in campagna e in stalla e, probabilmente, a volte, preparavano la Seupa della sera nella pausa di pranzo e, quando andavano a mungere la mettevano nel forno della stufa perché fosse pronta e calda quando tornavano. Questo è quanto è emerso da una breve ricerca nei ricordi degli amici che abbiamo consultato. In quanto alla Seupa con sopra la Fontina gratinata è un'evoluzione per i giorni di festa di questa minestra riscaldata resa croccantina dal lungo soggiorno in forno. Alcune nonne la facevano così, altre (la maggioranza) no.
Noi abbiamo provato a immaginare l'evoluzione della Seupa che nonno Masorien mangiava quasi tutte le sere.


In una pirofila (nonna Baselie avrebbe usato una teglia di alluminio) abbiamo messo approssimativamente 300 g di Pan Ner raffermo, 100 g di Fromadzo e 100 g di Fontina. Abbiamo coperto con il brodo bollente del bollito del giorno prima (debitamente sgrassato), lasciato riposare alcuni minuti e aggiunto altro brodo. Così, finché il pane non è più in grado di assorbirne. Dipende molto da quanto è secco. Al momento di infornare, abbiamo coperto la teglia con altri 100 g di Fontina tagliata a fettine sottili poi, in memoria delle nostre nonne che lo mettevano dappertutto, abbiamo aggiunto anche qualche pezzetto di burro, versato altro brodo (non proprio a filo, diciamo 2/3 dello strato di pane e formaggio) e infornato il tutto a 150° per una mezz'oretta. Insomma, fino a quando la Fontina non ha cominciato a fondersi; a quel punto abbiamo acceso il grill per dorare il tutto e...
Bisogna pazientare un po' perché, appena uscita dal forno è da ricovero.

Varianti, da famiglia a famiglia:
- una spolverata di cannella prima di versare l'ultimo brodo
- una spolverata di Quattro Spezie
- una spolverata di spezia La Saporita
- metà pane nero metà pane bianco

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